giovedì 31 marzo 2011

American Medical Association che in una recente pubblicazione ha evidenziato come le onde che passano dal cellulare possano essere rischiose per l'attività del cervello modificandone la stabilit


Dopo un periodo di pausa ecco che torna l'allarme cellulari. Prima si diceva che le radiazioni potessero causare il cancro al cervello e quindi tutti siamo corsi a comprare un auricolare. Poi ci hanno detto che era l'auricolare a veicolare le onde nocive e allora lo abbiamo buttato per comprare il più sicuro auricolare Bluetooth, ma ancora oggi l'assoluta certezza di essere finalmente al sicuro non ce l'abbiamo.
A rincarare la dose di paranoia ci si mette anche l'American Medical Association che in una recente pubblicazione ha evidenziato come le onde che passano dal cellulare possano essere rischiose per l'attività del cervello modificandone la stabilità, anche se momentaneamente, a seguito di circa un'ora di conversazione.
Gli effetti non sono ancora chiari ma il parere di Nora Volkow, medico a capo della ricerca e direttore dell'American Medical Association e del National Institutes of Health non è tanto allarmista da sconsigliare totalmente l'utilizzo dei cellulari ma in ogni caso sottolinea che è preferibile tenere i telefoni a una certa distanza dall'orecchio o ancor meglio utilizzare gli auricolari possibilmente Bluetooth.
Chi proprio si rifiuta di infilarsi una cuffietta nell'orecchio, se ci tiene alla propria salute dovrà quindi scostare il cellulare il più possibile dalla testa perché "ogni millimetro conta", come dice Louis Slesin, editor della newsletter medica Microwave News.
Ma le precauzioni da prendere non finiscono qui. Anche tenere il telefono nel taschino della giacca o nei pantaloni è rischioso; meglio riporlo nella borsa o nello zaino per indirizzare altrove le onde dannose per il nostro organismo. Da alcuni studi ancora aperti emerge un dato allarmante che collega il cancro così come l'infertilità maschile e l'osteoporosi all'utilizzo dei telefoni cellulari. Il tema è però controverso: c'è infatti chi sostiene che non ci sia alcuna connessione fra le parti, ma tutto questo dibattere basta per insinuare il dubbio e seppur ne siamo ormai schiavi, i nostri smartphone iniziano sempre di più ad assomigliare ad alieni ostili pronti a impadronirsi di noi.
Una soluzione che sembra accontentare tutti, dagli scienziati agli utilizzatori di telefoni mobili, è mandare SMS invece che telefonare. In questo modo, oltre ad abbattere i costi della bolletta, saremo (quasi) sicuri di non danneggiare l'attività del nostro cervello anche se a quel punto non mi stupirei di leggere un nuovo studio che dimostri i danni arrecati alle dita della mano invece che alla testa. Ma niente paura, per quel giorno sono sicura che in commercio troveremo senz'altro dei guanti speciali anti radiazioni che indosseremo tutti al primo campanello d'allarme buttando via le ormai superate cuffie Bluetooth. Avanti il prossimo!

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