giovedì 24 febbraio 2011

FALLITO TENTATIVO DI BREVETTARE LA CURCUMA: CONFERMATE LE SUE CAPACITA’ ANTIOSSIDANTI

Nuova vita per la curcuma una spezia poco considerata nel mondo occidentale a causa del fallito tentativo da parte dell’industria farmaceutica di appropriarsi dei suoi benefici.La spezia è poco utilizzata nel mondo occidentale, ma visti i suoi benefici effetti sulla salute dovrebbe proprio entrare a far parte della nostra dieta. Secondo quanto si legge sulla rivista “Cancer Research” in un articolo firmato da un gruppo di ricercatori della Rutgers University, che ha sede del New Jersey, la curcuma avrebbe un notevole importanza nella prevenzione e nel trattamento dei tumori della prostata.
L’effetto protettivo sarebbe altresì evidente quando essa è associata al fenetil isotiocianato (PEITC), una sostanza presente in alcune verdure come i broccoli, il crescione, la barbarea, i cavoletti di Bruxelles, la rapa, il cavolfiore, il cavolo comune e il cavolo rapa. “Si tratta - ha spiegato Ah-Ng tony Kong, docente di farmacologia della Rutgers - di test effettuati sui topi, ma il risultato è comunque interessante, non solo in termini preventivi ma anche per il trattamento di tumori della prostata già diagnosticati”.La portata di questo studio si può comprendere pienamente considerando la prevalenza e l’incidenza che ha attualmente il carcinoma della prostata nei paesi industrializzati, e soprattutto negli Stati Uniti, dove si hanno circa 500.000 nuovi casi ogni anno.Nuovi farmaci si rendono necessari anche tenendo conto che tale neoplasia risponde poco agli agenti chemioterapici e alla radioterapia. La curcuma secondo i canoni dell’erboristeria è anche coleretica, colagoga, spasmolitica ( olio essenziale) delle vie biliari, antiflogistica e antinfiammatoria (curcumina) ha una azione antinfiamatoria se si è in presenza di artrite, o per alleviare le infiammazioni delle ferite, digestiva perche stimola la secrezione biliare favorendo la digestione dei grassi, epatoprotettiva dei tessuti del fegato se esposti a farmaci epatotossici o ad abuso di alcol, nella prevenzione delle cardiopatie (la curcuma, come lo zenzero aiuta a ridurre il colesterolo nel sangue, e a prevenire la formazione di emboli nel sangue che determinano attacchi cardiaci e alcune forme di apoplessia, benefica quindi alle dosi indicate) e forse è utile anche del cancro perchè sembra che inibisca la crescita delle cellule tumorali dei linfomi e come preventivo( ci sono studi in merito, ma rivolgersi sempre al medico prima della sua assunzione se si è in presenza di gravi patologie), è di aiuto anche per i parassiti intestinali in quanto combatte i protozoi ed è utile in presenza di dissenteria ( sentire prima il medico curante). I cinesi la impiegano per favorire le mestruazioni, ma non ci sono studi in merito. Ha anche attività antifungina.Sembra abbia anche un effetto androgenico, aumentando la motilità dello sperma, senza incrementare il numero degli spermatozoi. Ha una azione come antiossidante Si trova anche sotto forma di capsule o compresse e come aromatizzante nei tè.Recentemente, sono state confermate le sue virtù antinvecchiamento: gli esami di laboratorio condotti da ricercatori italiani del Cnr di Catania, Università di Catania e Università di Pavia e ricercatori statunitensi del New York Chemical College hanno confermato la capacità dei suoi antiossidanti nel contrastare lo sviluppo di disordini neurodegenerativi legati all'invecchiamento del cervello, come ad esempio l'AlzheimerLa curcuma, gialla radice della famiglia dello zenzero, è prodotta in Cina, Indonesia, Costa Rica. Alle Hawai, dove è chiamata “holena”, è la base di tutta la medicina tradizionale. In India, il primo produttore di curcuma al mondo, è utilizzata da secoli nella medicina Ayurvedica per le sue virtù preventive e terapeutiche, soprattutto come cicatrizzante e antinfiammatorio . Nel 1996 la curcuma è stata oggetto di un tentativo di “biopirateria”: due ricercatori indiani presso un’università statunitense, dopo aver “sviluppato” un farmaco il cui principio attivo era proprio la gialla spezia, ne hanno chiesto e ottenuto il brevetto. L’azione legale intrapresa dal Consiglio Indiano per la Ricerca Scientifica, ha però portato l’Ufficio Brevetti degli Stati Uniti ad ammettere che le qualità officinali della curcuma sono una scoperta indiana e quindi non brevettabili, decretando così la revoca del brevetto. Una vittoria questa, che ha reso poco appetibile la curcuma agli occhi dell’industria farmaceutica e che spiega come mai le eccezionali virtù di questa radice, ormai ampiamente confermate anche dalla scienza moderna, non siano ancora diventate il tormentone salutista del momento

mercoledì 16 febbraio 2011

La calvizie precoce può avere uno stretto legame con il rischio di cancro alla prostata.

Scritto da Stefano e inserito in Benessere eSalute il 16/02/11
La calvizie precoce può avere uno stretto legame con il rischio di cancro alla prostata.
Alcuni ricercatori francesi hanno selezionato 388 pazienti affetti da cancro alla prostata dagli schedari di oncologia delle cliniche di Parigi e Tolosa e 281 pazienti senza storia di cancro alla prostata o disturbi ormonali dai database stesso ospedale.
I partecipanti, dell’età media di poco superiore ai 67 anni, sono stati inviati a compilare un questionario con domande sulla loro storia di cancro alla prostata, sull’eventuale cancro alla prostata paterno, e sulla storia della loro calvizie. Sono stati inoltre invitati a ricordare e indicare i loro stati di calvizie all’età di 20, 30, e 40 anni, utilizzando una scala modificata di Hamilton-Norwood
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